da Il Giornale (Chiara Sarra) – Voleva essere un post come tanti, un modo di inserirsi nel dibattito social e promuoversi. E nel dibattito il marchio Uliveto ci è finito, ma certo non per i motivi previsti.
Un post su Facebook in cui la nota acqua celebrava l’arrivo dell’Italvolley – di cui tra l’altro è sponsor – in finale dei Mondiali si è trasformata infatti in un boomerang. Tutta colpa della bottiglia che “censura” due atlete. Non due qualsiasi: secondo gli utenti di Twitter e Facebook erano state nascoste (di proposito) Miriam Sylla e Paola Enogu, le due componenti di colore della Nazionale azzurra.
Ne è nata una vera e propria bufera – una “shitstorm” (letteralmente, tempesta di escrementi), la chiamano in gergo – contro il marchio del gruppo Cogedi.
Peccato che non sia andata proprio così. Innanzitutto, a scorrere i profili social di Uliveto, le due atlete nere compaiono spesso (in realtà prevalentamente su Instagram dove i post sono più numerosi). Così come appaiono sulla paginata pubblicitaria apparsa ieri sui quotidiani.
Ma soprattutto – come fa notare il Corriere – le atlete nascoste dalla bottiglia non sono quelle che si pensava. La foto originale, infatti, mostra schierate tutte le pallavoliste ma non Miriam Sylla. Le due “censurate” sono Paola Enogu e Serena Ortolani. Difficile quindi pensare a un movente “razzista” nel piazzare la bottiglia proprio su di loro.
Più probabile che – come fa notare l’illustratore Gipi su Twitter – chi ha composto l’immagine ne abbia cercata una in cui l’immagine della bottiglia e del marchio ben in vista non cozzasse con il resto dello scatto. E che anzi venisse valorizzato da quel bel tricolore sbandierato davanti alla Nazionale.
“Uliveto ha seguito con entusiasmo l’avventura di tutte le nostre atlete pallavoliste, TUTTE senza alcuna distinzione”, deve alla fine scusarsi il marchio, “Nessuna forma di discriminazione ci appartiene e la vicinanza alla squadra ed alle sue componenti è dimostrata dalle tante foto pubblicate sui social. Contrastiamo pertanto fermamente qualsiasi insinuazione circa un atteggiamento diverso nei confronti di giocatrici che per noi hanno tutte lo stesso grande merito: quello di aver composto una fantastica squadra”. Ma ormai il polverone è stato sollevato…