Vaticano – Il cardinale Gerhard Ludwig Müller, dal 2012 alla guida dell’ex Sant’Uffizio, lo scorso luglio ha dato alle stampe un libro intervista contrario ad ogni apertura alla comunione per i divorziati risposati («La speranza della famiglia», edizioni Ares), e ora è il nome più in vista tra gli autori di un nuovo saggio collettivo intitolato «Permanere nella verità di Cristo» (già uscito negli Usa, edito in Italia da Cantagalli. A firmarlo con lui sono altri quattro porporati, Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna; quello di Milano Angelo Scola, Raymond Leo Burke, Prefetto della Segnatura apostolica, e gli emeriti Walter Brandmüller e Velasio De Paolis, ai quali si aggiungono l’arcivescovo Cyril Vasil’, segretario della Congregazione per le Chiese orientali, e altri esperti. Entrambi i volumi sono interamente dedicati al tema della partecipazione all’eucaristia per i divorziati che vivono una seconda unione, dichiarandola inammissibile. L’inedita operazione mediatica – che ora vede anche aggiungersi un libro in uscita del cardinale australiano George Pell, Ministro dell’Economia vaticano – è presentata come una risposta alle aperture ipotizzate nel febbraio di quest’anno dal cardinale tedesco Walter Kasper, al quale Francesco aveva affidato la relazione introduttiva del concistoro. Di fronte a tutti i cardinali, Kasper aveva parlato del tema della famiglia e nell’ultima parte del suo articolato intervento aveva ipotizzato – caso per caso, a determinate condizioni e dopo un percorso penitenziale – la possibilità di riammettere i divorziati risposati alla comunione. La relazione aveva suscitato molte reazioni tra i cardinali, e il giorno successivo, prendendo la parola, Francesco l’aveva valorizzata, dicendo di considerare quella di Kasper «teologia in ginocchio» e di avervi trovato «l’amore alla Chiesa». Nei mesi successivi interviste e interventi si sono moltiplicati. Le posizioni si sono polarizzate, il confronto e lo scontro si sono svolti sui media, com’era accaduto anche durante il Concilio Vaticano II. Francesco, che considera decisivo il messaggio della misericordia continua a invitare la Chiesa a uscire da se stessa per andare incontro agli uomini e alle donne nelle condizioni in cui vivono, ha voluto che sul tema della famiglia si celebrassero due Sinodi: il primo, straordinario, si terrà dal 5 al 19 ottobre di quest’anno. Il lavoro continuerà con il coinvolgimento delle Chiese locali e nell’ottobre 2015 un nuovo Sinodo, questa volta ordinario, concluderà le riflessioni.