(da Come Don Chisciotte) – Il Male. Di nuovo perché esso è sempre nuovo e sempre a tentarci. Ma stavolta per capire il cambio di prospettiva fondamentale: dal punto di vista del Male il Bene è (sempre) un avversario, dal punto di vista del Bene il Male è (sempre) una componente cosmica di cui non si può fare a meno. L’uno quindi avrà dell’altro un idea radicalmente differente, il Male “concede” e quindi trattiene poiché non possiede nulla, nemmeno se stesso, tutto ciò che può fare è prendere, il bene “dona” o ignora ma non può fare a meno di “essere” e di esserne cosciente e questo è forse l’insegnamento più importante del pensiero cristiano. Prenderò come spunto i tre passaggi finali del testamento di Salomone che racchiudono tutto il significato di questa parabola, quindi non ci importa se sono fasulli, come non ci importa che lo siano i miti, solo vi raccomando di sostituire “Dio” a “essere“, dal punto di vista concettuale.
Tratto da “Testamento di Salomone” (testo apocrifo tratto esclusivamente da fonti cristiane)
[…]128. E io, Salomone, glorificai Dio e adornai il Tempio del Signore con tutto ciò che mi sembrava giusto. E fui felice nello spirito durante il mio regno, e ci fu pace ai miei giorni. E presi mogli da ogni paese, che erano innumerevoli. E marciai contro i gebusei, e lì vidi una gebusea, figlia di un uomo, e mi innamorai violentemente di lei, e desiderai prenderla per moglie insieme alle altre mie mogli. E dissi ai loro sacerdoti: “Datemi la Sulamita per moglie”. Ma i sacerdoti di Moloch mi dissero: “Se ami questa fanciulla, entra e adora i nostri dei: il grande dio Raphan e il dio chiamato Moloch”. Io, quindi, temendo la gloria di Dio, non seguii questi culti. E dissi loro: “Non adorerò un dio straniero. Cos’è questa proposta, con la quale mi costringete a fare ciò?” Ma dissero: “[…] dai nostri padri”.
129. E quando risposi loro che non avrei mai adorato dei stranieri, dissero alla fanciulla di non dormire con me finché io non avessi obbedito e fatto un sacrificio agli dei. Così, da parte di ella, venne il furbo Eros, portando cinque locuste, e dicendomi: “Prendi queste locuste e schiacciale insieme nel nome del dio Moloch; e poi dormirò con te”. E ciò io lo feci per davvero. E subito lo Spirito di Dio si allontanò da me, e io divenni debole e folle come le mie parole. E in seguito fui costretto da lei a costruire un tempio di idoli a Baal, a Rapha, a Moloch e agli altri idoli.
130. Allora, disgraziato quale ero, seguii il suo consiglio e la gloria di Dio si allontanò da me; e il mio spirito si oscurò e divenni il passatempo di idoli e demoni. Questo è il motivo per cui ho scritto questo Testamento, affinché possiate prenderne possesso, avere pietà e prestare attenzione alle ultime cose e non alla prima. Affinché possiate trovare la grazia nei secoli dei secoli. Amen.
Al tempo di “Adesso”
Salomone viene ricordato di solito come grande mago del passato, capace di comandare tutti i demoni e autore del famoso tempio costruito dagli stessi demoni sotto il suo comando, grazie al famoso sigillo che gli avrebbe donato Dio. Ma non viene mai ricordato per il suo testamento che ovviamente riconoscono come autorevole solo i cristiani e ci mancherebbe, dal momento che è chiaramente un inno all’ideale cristiano comune a tutta la cultura cristiana, quello che costantemente (e ripetutamente) dimentichiamo.
Quindi eccoci qua, a fare un poco il punto sulla cuspide di questo periodo in cui il dominio di Moloch pare ineffabile tanto è arrivato ad essere intollerabile “per l’essere” e che come ho detto e sostengo durerà circa un paio di mesi, tempo in cui ha senso vederne ancora delle belle.
La premessa comunque del cambio di direzione c’è stata e andrebbe secondo me meglio inquadrata nella prospettiva di ciò che ci attende materialmente. Prendiamo quindi come sempre spunto dall’ambito esoterista, dove si vocifera da tempo di un cedimento molto forte avvertito dalla parte del “lato chiaro” in un momento non meglio precisato che corrisponde più o meno al marzo di quest’anno (ricordo ai “distratti” che il 20 marzo è stato il giorno dell’equinozio di primavera per l’emisfero boreale, quello dove si concentra la maggior parte di stacc’idente di occidente). Per il Male una vittoria, per il Bene semplicemente un allontanamento momentaneo rispetto le ragioni umane e per ricordarci che il Male è comunque una non-scelta.
Bene, come sempre veniamo alle date (le date!) riassumendole nella prospettiva del calendario astronomico.
Fra poco inizierà l’estate con il solstizio d’estate previsto per il giorno 21 giugno. Nella mattinata dell’8 luglio ritroveremo la congiunzione tra Mercurio e la Luna. Il nostro satellite si ritroverà poi in congiunzione con Venere e Marte il 12 luglio. Proprio Venere e Marte saranno poi protagonisti di un’altra splendida congiunzione il giorno 13 luglio; un autentico bacio tra il Dio della Guerra e la Dea dell’Amore.
Ecco che invece qui sulla terra avremo diversi eventi, uno tra tutti l’incontro interreligioso di Astana, in questo mese appena iniziato. Ed è su questo che vorrei un attimo fermarmi, ricordando un po’ l’inizio di quest’avventura, però da un angolatura diversa rispetto quella solita. La prospettiva religiosa.
Che di religioso ci sia stato molto più che la propaganda nella gestione della pandemia, anche i più distratti l’hanno notato. In effetti se risaliamo ad alcuni fatti curiosi come questo che accade proprio nel gennaio del 2020 e che in quest’angolo sperduto ove mi ospita questa riserva indiana nei territori del tecnoragno, fui il solo a riprendere più volte, ricordando la centralità di una situazione, quella della chiesa cattolica e dei due papi gesuiti entrambi vivi, quando mai prima d’ora c’era stato un solo papa gesuita. Chiesa cattolica che praticamente tutti credono rimanere fuori dal gioco internazionale del potere, principalmente perché appare debole, oggi più che mai.
In verità debole è un settore specifico della chiesa quello dei cardinali “conservatori” che gli osservatori ci dicono essere contrari all’avanzata di un fronte interno, facente parte di una massoneria eclesiastica “progressista” di cui Bergoglio farebbe parte e ne sarebbe il portavoce, mentre il fronte rappresentato da Ratzinger sarebbe quello opposto, il cui portavoce è indubbiamente il cardinale Viganò che non a caso è quello che si espone (il volto cardinalizio”conservatore” contro la fazione massonica “progressista” interna alla chiesa). Ora, dietro tutto questo “paravento“, notiamo però che c’è dell’altro.
Da sempre, ovunque, la chiesa esercita un potere specifico che materialmente si concretizza nel “ficcare ovunque il naso negli affari interni di qualunque paese nel mondo“. In quanto “intellingece” vaticana, questo ruolo è sempre stato svolto da Francescani e Gesuiti (abbastanza a braccetto). Ad essicurare che ciò avvenisse nella più spettacolare delle acrobazie diplomatiche che siano osservabili da quando esiste la memoria storica, sono sempre state le cariche cardinalizie che da sempre sono state un po’ il braccio di ferro tra la chiesa cattolica nelle sue ramificazioni “globalizzate” e gli altri poteri in cerca di autonomia rispetto il rigido accentramento eclesiastico cattolico, nel senso che la nomina di tali cariche è sempre stata ferocemente difesa come unico ed esclusivo appannaggio della chiesa cattolica romana e apostolica. Qualunque elezione da parte di poteri diversi (come nel caso di Re Enrico VIII) è sempre stata intesa da questo potere centrale come “scisma”, condannata e perseguita con tutta la forza che la chiesa ha sempre dimostrato di possedere.
Ma con la Cina moderna è stato diverso e la cinesina che strattona Bergoglio gli riproverava proprio l’accordo che la chiesa a suo nome fece con il partito centrale per il riconoscimento di cariche eclesiastiche cardinalizie (cinesi) non elette dalla chiesa ma dal partito, come mai? Com’è che la chiesa cattolica rinuncia al suo potere di sempre in favore dell’aspansionismo cinese?
Ovviamente non era una decisione di Bergoglio, ma il risultato dell’agenta concordata di un potere transnazionale che mette insieme molte figure differenti. Per comodità in altri ambienti (che monitorano le attività del “Moloch” ante litteram) è stato spesso indicato come “il tavolo“, tipo quello di Artù ma un po’ meno romantico, perché mette insieme realtà apparentemente molto distanti tra loro, come potentati economici, politici, culturali, militari e ovviamente anche religiosi, trasversali rispetto quelli che poi nella realtà concreta si manifestano, autore di accordi tra parti che spesso poi risultano per il resto della massa “in conflitto” tra loro. Si prendano ad esempio gli ormai famigerati laboratori di Wuhan, concepiti, diretti e finanziati dall’occidente per nome e conto della Cina, nell’ambito dello sviluppo di agenti patogeni chiaramente da sfruttare a scopo militare (a meno che non vi beviate la favoletta che il GOF serva a studiare patogeni per sviluppare vaccini “che ci salveranno in futuro“) gestiti da enti militari da entrambi i lati, nel pieno di un conflitto diplomatico, economico e anche militare, portato avanti da ben tutte le amministrazioni (compresa quella di Trump).
In altre parole la Cina è stata favorita in molti modi fin’ora. Diciamo che il drago cinese sembrava avere sposato quello occidentale. Ma tra i mafiosi i matrimoni sono solo un modo superficiale e momentaneo per portare la pace tra le famiglie e permettere agli affari di sopravanzare sulle rispettive rivendicazioni, anche se rimane sotterranea la faida che con un non-nulla poi si riaccende. In particolare quando una parte pensa che può sopraffare l’altra e quindi “tenta il colpaccio“.
Fin’ora staccidente di occidente ha pensato che gli accordi che la Cina aveva stipulato, avrebbero garantito un certo controllo, per lo meno un confronto paritetico che non avrebbe consentito uno sviluppo anormale (cioé fuori controllo). La Cina aveva promesso un paio di miliardi di fedeli servitori che diversamente da stacc’idente d’occidente venivano repressi e mantenuti mansueti rispetto qualunque vessazione “schizofrenica” delle sue plutocrazie e in cambio l’occidente (che si impegnava a reprimere la propria popolazione per “cinesizzarla“) l’ha aiutata a uscire dalla stagnazione economico finanziaria in cui si trovava, di fatto proiettandola in un futuro tecnocratico che è ancora di la da venire in tutto il suo fulgido splendore, ma le cui premesse ci fanno bene intendere di cosa si parla.
La Cina però ha onorato i patti a modo suo, non come l’occidente si aspettava. Alla chetichella, piano piano, strisciando sotto banco come le lumache, ha iniziato una politica esponsionistica “moderata“, di natura apparentemente economica ma che promuoveva di fatto “il modello cinese” all’estero ed era quindi una politica marcatamente di propaganda, centralizzata rigidamente unilaterale per la conquista “dei cuori e delle menti” cammuffata da “buoni affari“. Come notiamo la differenza rispetto a una sincera campagna multilaterale, di vero e concreto rispetto di tutte le parti in causa anche le più deboli?
Semplice, non ha mai perso un occasione per far notare come “il modello occidentale” fosse perdente.
Il cambio di rotta occidentale recente riguarda proprio un attacco diretto al cuore della propaganda cinese che mira a convincere che “il modello cinese venga prima“. Il “campanello” è la messa in discussione dell’origine dell’agente patogeno “più pericoloso di sempre” che in Cina, dove è cominciato tutto, praticamente non è mai stato un vero problema. Noi abbiamo visto un passaggio repentino, brusco, dalla tesi sostenuta dall’occidente a spada tratta sull’origine naturale a quella dell’origine artificiale con ammissioni parziali di colpa che stranamente arrivano dagli stessi personaggi che fino a ieri mentivano spudoratamente, difendendo la Cina.
L’agnello sacrificale diventa quindi una parte del gota occidentale che è stato tra quello più esposto alle collusioni concordate con la Cina, come Gates e Fauci. La Cina lo sa e capisce perfettamente la situazione, da qui i documenti fatti sparire in fretta e furia con il preciso intento di proteggere “gli alleati occidentali“.
Ma la lingua dell’occidente non meno biforcuta di quella cinese e la capacità serpentina di muoversi dei gesuiti (e dei loro alleati) non è certamente da meno di quella asiatica.
C’è una sola cosa che il mostro, il Moloch che guida l’occidente, non sopporta veramente ma veramente al punto da costringerlo a cambiare politica a costo di autodistruggersi: che la sua immagine venga dopo quella di un altro. Attenzione, non importa di quale immagine stiamo parlando, negativa o positiva che sia, si tratta dell’immagine che Moloch ha deciso debba essere a prescindere in quel momento per le genti a lui votate, per ciò non è attaccato a una specifica immagine. Quello che non sopporta è solo che qualcuno metta prima la propria e abbia pure la sfacciataggine di farlo con le genti sotto il suo dominio, cioé in occidente, mentre per giunta ponendosi in questo modo come “avversario” dichiarato osa mantenere saldamente (come d’altronde nei patti) nelle proprie mani la sua immagine nel suo territorio, imponendola a prescindere (ricordate Taiwan?).
Il Male (ricordiamolo) non ha nulla da dare e quindi deve “impressionare“, cioé dare l’impressione che un potere ce l’abbia. Per ciò la proiezione dell’immagine per il potere è tutto.
Conclusioni: verso la del 2021, cosa ci attende
Ci sono buone e cattive notizie mettendo insieme tutti questi indizi. Le buone notizie che per una volta spero non siano smentite, riguardano la narrazione pandemica.
Essa deve ancora capitalizzare la necessaria svolta totalitaristica per cui sono state messe in piedi, per cui non ci possiamo aspettare svolte a U come per la narrazione sull’origine della pandemia, ma gli effetti secondari dello stesso necessario cambio di narrazione alla fine ne sgonfieranno la spinta propedeutica alla venuta del TecnoEvo, età di cui ho accennato in un mio altro intervento.
Per ciò possiamo aspettarci una stagnazione e un rallentamento del processo di compressione delle libertà nei mesi prossimi venturi e nell’anno a seguire, ma di certo non un ritorno alla “vecchia normalità“, cioé alla versione di un governo (sempre di facciata) che riconosce diritti ai propri cittadini e li protegge.
Questo significa che dovremmo avere un 2021-22 che non inaugurerà molta più repressione di quanta non ne abbiamo visto fin’ora, non ci saranno tanti “scatti in avanti” per privarci di altre libertà fondamentali. Ma non verranno nemmeno mollate quelle che ci sono state nel frattempo tolte.
Ad esempio, la narrazione che la terapia genica è l’unica salvezza potrebbe venire meno, ma non prima che un numero consistente di individui si sia fatto “sterilizzare“. La terapia genica infatti ha tantissimi propositi, uno è quello di accelerare il processo che si propone di “meticciare” con popolazioni differenti il sague europeo, per ridurne le rivendicazioni storico-etniche di autonomia e difesa dei diritti, lungo svariati secoli. Uno fra tutti l’ambito lavorativo ma anche religioso (la maggioranza dei nuovi schiavi provenienti dall’Africa è di fede islamica). Quindi non vedremo una diminuzione dei flussi migratori o un cambio sostanziale nella loro attuale gestione, anche se probabilmente andremo sempre più verso una riorganizzazione logistica, ad esempio con la creazione di nuovi campi di accoglienza con la partecipazione dell’esercito, in occasione dei lockdown prossimi, come già osservato accadere in Grecia. In questo senso è curioso come la campagna di Figliuolo si concentri nell’andare a stanare ogni singolo vecchietto ultraottantenne, ma non sia minimamente preoccupato di fare altrettanto con gli immigrati che circolano liberamente per la penisola, fuori da ogni controllo sanitario. Infatti non sentiamo di campagne “vacciniste a tutti i costi” per gli immigrati, come non esistessero nemmeno.
Un altro proposito è quello di piegare la popolazione libera spiritualmente, che non è stata colpita dai tagli, dalle operazioni economiche spericolate e dalle chiusure forzate, al punto da renderla subalterna alla neo-dittatura che si sta di fatto dispiegando sotto i nostri occhi, attraverso il ricatto. In questo senso vediamo la legge per esempio che rende obbligatorio questo siero sperimentale per il personale sanitario (tutto) colpendo così una categoria nevralgica per il nostro ordinamento e in particolare i benefit di cui questa categoria ha goduto fin’ora (la possibilità di esercitare in “scienza e coscienza” autonomamente la professione) obbligandoli a sottoporsi a una cura (addirittura sperimentale) come monito e per tutti, in modo da chiare bene qual’è la “voce del padrore“. Il ricatto funziona a vari livelli ed è sia di tipo lavorativo-ecomico che legale e dove non arriva questo, rimane quello normativo sociale ed etico moralista derivato dalla propaganda martellante.
Se come credo e vedo, la tendenza “vaccinista a tutti i costi” dovrà perdere di forza (come prevedo da luglio) la campagna per inoculare a tutti questo siero sperimentale dovrebbe rallentare e probabilmente non arriverà a coprire tutta la popolazione giovane e in particolare quella in età puberale che è sempre stata il vero obbiettivo finale del proposito sterilizzante, proposito che vediamo chiaramente all’opera in queste riaperture che discriminano specificatamente i matrimoni pensata per spingere alla vaccinazione invitati e sposi, simbolicamente per sterilizzare ogni futuro non multi-etnico (qualcuno ha inteso “matrimoni mussulmani” che ovviamente non saranno gestiti dalle ns agenzie?). Da qui le esasperate accelerazioni per riuscire entro luglio a vaccinare la più vasta popolazione possibile.
Ora le note dolenti. Se potremmo nel breve e medio periodo rallegrarci e prendere un poco il fiato, forse riuscendo a scampare l’obbligo per legge di infilarci in vena una terapia genica sperimentale per tutti e se come credo e spero anche la campagna di propaganda perderà di forza, creando maglie nella “religione pandemica” dei duri e puri nuovi sacerdoti del “vaccinismo a tutti i costi“, dall’altro questo significa che verrà accellerato il processo di confronto armato e di propaganda contro la Cina.
Il sacrificio infatti di immagine (=fango) di gente come Gates e Fauci, così vicini al tavolo, non può rimanere impunito, nemmeno se si tratta della Cina
Perciò nei prossimi mesi a tanti inizieranno a prudere le mani. Ricordiamo poi che il classico cerino non rischia di rimanere in mano a Zio Sam, se iniziamo a guardare come si è mosso nel frattempo nello scenario globale della moderna bio-guerra il pentagono. Il pericolo infatti ora come ora (nel medio periodo) non è tanto una guerra nucleare a bassa intensità, ma una bio-guerra che è già iniziata.
Spero che non venga scelto per ciò di “liberare incautamente” altri patogeni tra i tanti che il GOF ci può regalare, studiati nei tantissimi laboratori sparsi per il globo di cui la maggior parte (tra quelli denunciati) non sappiamo nemmeno dove ubicati esattamente. Ma data la situazione e data l’improbabilità di una guerra combattuta vecchio stile, apertamente e sul terreno con gli scarponi, perché quelle in Siria ad esempio non hanno dato i risultati previsti e in agenda, sarà giocoforza scatenare armi alternative per intimorire lo sfidante, armi di cui Zio Sam conserva ancora la superiorità strategico-tattica assoluta. Per ciò mi aspetto un deciso aumento degli attacchi informatici, nei confronti per la supremazia dello Spazio (attorno al pianeta in particolare) e ovviamente di nuove e terribili pandemie, progettate a tavolino.
Tali pandemie potranno poi dare il tempo di progettare nuove armi che restituiscano ai governi occidentali (nel frattempo evoluti in dittature totalitarie “più libere” di agire secondo i dettami dei padroni del discorso) il potere per ora in pericolo.
Per ciò possiamo immaginare un futuro sempre più simile a quello che ci proponeva il film “Blade Runner“, liberamente ispirato al romanzo del 1968 “Il cacciatore di androidi” (“Do Androids Dream of Electric Sheep?”) di Philip K. Dick, dove a dominare saranno certamente plutocrazie, aggiungo “le solite“, ma il macro-mondo dominato sarà più che altro un caotico minestrone di realtà permeata da una mentalità criminale incipiente fuori controllo, perché nella società del controllo è il controllo che manca, ne più e ne meno che in qualunque altra dittatura mafiosa.