(Barbara Serafini di Fremondoweb) – Potrei fare tanti esempi: in tutta Italia molto spesso troviamo associata, alla figura di San Rocco e della lotta contro peste e epidemie, la forma ottagonale. Ebbene sì, non è proprio una rarità. Potrei indicarvi fonti battesimali nella chiesa di San Rocco a Montalto, ricca di simboli templari, oppure i riquadri ottagonali della chiesa potentina dedicata al Santo. Ancora, a Marostica la chiesa ha un campanile dalla forma a otto lati, con otto archetti ciechi, ma anche l’Oratorio di San Colombiano al Lambro, la chiesa di Bagnaia, in provincia di Viterbo, e la celebre chiesa Rocchina dell’Isola Bisentina. In Valle Telesina posso citare due importanti elementi che sono la chiesa di San Rocco, in piazza Croce, a Guardia Sanframondi, ma anche il piedistallo della statua del Santo nella cittadina di Cerreto Sannita. Un ottagono, e non è un caso. Un ottagono che ritroviamo nelle rappresentazioni dedicate al Santo che invochiamo per difenderci dalle epidemie. Da dove nasce questo antichissimo simbolo del culto di San Rocco, da legare altresì anche al culto mariano?
Se il cerchio è immagine della trascendenza di Dio, l’elemento ottagonale rappresenta il doppio quadrato, o meglio la “quadratura del cerchio”. Il simbolo del numero 8 rimanda all’ottavo giorno dalla creazione, che è quello della Domenica, la Resurrezione, simbolo di infinito. A livello cristiano, l’ottagono rimanda alle Beatitudini. Questa forma, applicata alla pianta di una chiesa ma anche ad altri elementi, risulta così molto evocativo. La figura ottagonale, tra l’altro, va a richiamare la chiusura perimetrale di una croce greca. con tutti i bracci uguali. Da qui notiamo la rimarcazione dell’immagine della Croce. della Passione e della morte sconfitta dal Salvatore. Quando troviamo un fonte battesimale ottagonale dobbiamo vederci, simbolicamente, la volontà di restituire al neonato un po’ di divinità. I battisteri richiamano molto la figura ottagonale, perché, come disse Sant’Ambrogio “ai popoli venne concessa la vera salvezza quando, all’alba dell’ottavo giorno, Cristo risorse dalla morte”. L’ottagono è quindi da vedersi come una tappa ascensionale verso il cielo, una tappa a metà strada tra quadrato e cerchio, tra cielo e terra, per rappresentare un mondo intermedio, ma che sia quello verso la salvezza. E se parliamo di peste, epidemie e San Rocco nulla di più per rapportarci con il concetto salvifico che questa simbologia vuole rappresentare.