da www.lalucedimaria.it – Un paio di mesi fa papa Francesco ha paragonato l’aborto ad un omicidio su commissione suscitando polemiche. Sei femministe prima cattoliche, hanno capito che le loro visioni del mondo non erano compatibili con quelle della Chiesa.
Quando nel mese di ottobre papa Francesco ha dichiarato che gli aborti sono paragonabili ad omicidi su commissione, in molti hanno storto il naso. Il motivo di tanta sorpresa è legato al fatto che il Santo Padre ha iniziato il suo percorso da pontefice con uno stile comunicativo più semplice e diretto, privo delle costruzioni che connaturavano i messaggi della Chiesa prima del suo arrivo. A questo va aggiunto il fatto che alcune delle sue posizioni sono in contrasto con quelle dei tradizionalisti. Tanto è bastato per permettere ad alcune realtà di diffondere l’idea di un papa che fosse più vicino alle idee progressiste che non ai sacramenti e ai dogmi della Chiesa.
In realtà papa Francesco non si discosta più di tanto dalla politica portata avanti dai suoi predecessori e soprattutto non va contro la tradizione della Chiesa nei punti cardine del credo. Ne deriva che il papa non è a favore dei matrimoni gay in luogo religioso e che non consideri l’interruzione della vita (di questo si tratta in pratica quando parliamo di aborto) come una questione di poco conto. Sorprende dunque che ci sia chi ne sia rimasto stupito.
Femministe abbandonano la chiesa per la posizione del papa sull’aborto
Grazie ad un articolo di approfondimento pubblicato dal sito ‘UCCR‘ scopriamo che sei donne appartenenti alla Unione Svizzera delle Donne Cattoliche si sono risentite per l’ardito paragone del Santo Padre ed hanno deciso di abbandonare la Chiesa Cattolica perché la ritengono “Un sistema di potere patriarcale”. Se tale notizia fosse vera, l’errore di fondo di queste donne è stato quello di credere che la fede potesse piegarsi alle proprie convinzioni personali. Il cattolicesimo deriva direttamente dall’originale cristianesimo e dunque dalle parole di Dio che vengono riportate sui Vangeli. Ne risulta che tali donne non hanno perso la fede, si sono semplicemente rese conto che le loro convinzioni non erano compatibili con la religione cattolica e che dunque la loro adesione era formale e non sostanziale.