Bolzano – Papa Ratzinger lo aveva detto nel 2010: “Internet è un dono di Dio e va utilizzato «per portare nel mondo digitale la testimonianza della fede”. L’appello era rivolto soprattutto ai giovani. Ma c’è chi internet – e più precisamente la posta elettronica – lo usa da tempo per raccogliere le intenzioni di preghiera dei fedeli altoatesini. Questo particolare servizio è svolto dalle monache cistercensi del convento Giardino di Maria di Appiano (BZ). A pubblicizzarlo con grande risalto è il sito della diocesi di Bolzano e Bressanone. “È già da qualche anno che lo facciamo – spiega suor Irmengard Senoner, gardenese, da venticinque anni badessa delle cirstercensi di Appiano – ma fino a poco tempo fa, in effetti, questo servizio era poco visibile sul sito della diocesi. Adesso c’è anche la foto di tutte le consorelle”. La badessa dimostra di saperci fare quando si parla di internet e informatica: parla di byte e di “foto pesanti” con familiarità. Ma com’è nato tutto questo? “L’idea non è nostra – spiega la badessa – un giorno è venuto a trovarci Martin Pezzei (responsabile dell’ufficio stampa della diocesi, ndr) e ci ha chiesto la disponibilità a raccogliere via mail le intenzioni dei fedeli. Abbiamo accettato molto volentieri e devo ammettere – prosegue suor Irmengard – che siamo orgogliose della fiducia che ci è stata accordata”. Come avete organizzato la preghiera? “A noi arrivano le mail senza i nomi, per una questione di tutela della privacy. C’è chi chiede preghiere per il coniuge in difficoltà, per i figli che hanno perso la strada della fede, per qualche familiare o persona cara che ha un grave problema di salute. Le mail le ricevo io personalmente, poi le leggo quando siamo tutte riunite e le intenzioni vengono appese su una bacheca: noi le preghiamo in diversi momenti della giornata”. Sono molti quelli che si rivolgono a voi? “In un anno, centinaia: in certi giorni arrivano anche 3-4 richieste”, chiude la badessa.