(Philip Kosloski di Aleteia) – Santa Kateri Tekakwitha, “Giglio dei Mohawk”, era profondamente attratta dalla religione cristiana, e dopo essersi convertita al cristianesimo dedicò tutta la sua vita ad approfondire il suo rapporto con Gesù. In particolare, nutriva una speciale devozione per Gesù nell’Eucaristia. Secondo la biografia del XIX secolo The Life and Times of Kateri Tekakwitha, aspettava con ansia il giorno della sua Prima Comunione.
Ricevette la Prima Comunione il giorno di Natale, e da allora colse ogni opportunità per ricevere Gesù nell’Eucaristia. Il suo esempio religioso era fonte di ispirazione per molti, che volevano starle vicino quando riceveva la Comunione.
“Ogni volta che c’era una Comunione generale tra gli Indiani a Sault, i neofiti più virtuosi si sforzavano di starle vicino, perché dicevano che la sola vista di Kateri serviva loro come eccellente preparazione a una degna Comunione”.
Il sacerdote gesuita che la seguiva ha scritto dell’amore e della devozione che aveva per l’Eucaristia: “Kateri nutriva una devozione grande e speciale sia per la Passione del nostro Salvatore che per la Santa Eucaristia. Questi due misteri dell’amore dello stesso Dio nascosto sotto il velo dell’Eucaristia e la Sua morte sulla croce occupavano incessantemente il suo spirito e accendevano nel suo cuore le più pure fiamme d’amore. Un giorno, dopo aver ricevuto la Santa Comunione, fece un’oblazione perpetua di offrire solennemente il suo corpo a Gesù appeso sulla croce e la sua anima a Gesù nel Santissimo Sacramento dell’altare”. La sua devozione all’Eucaristia resta una fonte di ispirazione, e ci mostra come il mistero dell’Eucaristia possa trasformare radicalmente la nostra vita.