AdnKronos – “Ora è arrivato il momento di festeggiare. In tutto il Kurdistan stasera si ballerà e si canterà. Siamo felicissimi”. Così l’Alta Rappresentante del governo regionale del Kurdistan in Italia e presso la Santa Sede, Rezan Kader (nella foto), in un’intervista ad Aki-Adnkronos International commenta la notizia della presa di Kobane, la città siriana da alcune ore sotto il totale controllo dei miliziani curdi. “Ho ricevuto la conferma (della conquista di Kobane, ndr) da parte del ministero dei Peshmerga a Erbil (capoluogo del Kurdistan iracheno, ndr)”, afferma la Kader, secondo la quale “tutte le tv” della regione autonoma dell’Iraq stanno celebrando la vittoria, trasmettendo le immagini dei peshmerga (combattenti votati alla morte, n.d.r.). “La conquista di Kobane – tiene a precisare l’Alta Rappresentante – è stata possibile solo grazie all’intervento dei peshmerga e dei volontari. Nessun altro si è battuto per liberare Kobane. I combattenti curdi – sottolinea ancora – hanno pagato con il sangue la vittoria sui jihadisti dello Stato islamico”. Quattro-cinque peshmerga iracheni sono morti, mentre numerosi sono rimasti feriti nei combattimenti a Kobane. “Ora – conclude la Kader – spero che tutte le altri parti del Kurdistan in mano a Daesh (acronimo dell’Isis in arabo, ndr) vengano liberate, così come i territori a cavallo tra Siria e Iraq controllati dai jihadisti”. Anche sull’ultima collina sovrastante Kobane, Kaniya Kurda, svetta ora il vessillo curdo e non più la bandiera nera dello Stato islamico. Dopo quattro mesi di durissimi combattimenti i curdi hanno ripreso il controllo quasi totale dell’enclave in territorio siriano al confine con la Turchia.