(Pier Franco Quaglieni di Il Torinese) – Io non leggo mai gli articoli di Pier Giorgio Odifreddi da quando anni fa ebbi modo di confrontarmi con lui su Giordano Bruno. E’ un ateo militante che ritiene apoditticamente la religione incompatibile con la scienza. Sono grato al giudice Mario Griffey che stimo moltissimo, di aver citato una frase di Odifreddi che merita di essere conosciuta e che dà il senso della portata del suo pensiero .
Non va mai dimenticato che il professore si è diplomato in un istituto per geometri e detesta la filosofia che non ha studiato a scuola. Ecco la frase: ”Se tutti i media rifiutassero di pubblicare notizie antiscientifiche sarebbe un grande balzo in avanti per l’umanità, che non verrebbe più sommersa da menzogne creative di ogni genere, comprese, ovviamente, quelle metafisiche e religiose”. E’ sicuramente accettabile la condanna delle fake news, anche se temo che una minaccia alla libertà di pensiero verrebbe proprio da valutazioni come quelle del prof. Odifreddi che nega la compatibilità fra la scienza e il credere in Dio e mette invece in dubbio addirittura la possibilità della democrazia a cui ha dedicato una pubblicazione. E’ persona che ripete da anni boutades che piacciono a molti per il tono usato che, a volte, appare divertente. Ma se fosse Odifreddi a stabilire quali sono le notizie pubblicabili e quali no temo molto che ritorneremmo ad un nuovo tribunale dell’Inquisizione laicista, un vero ossimoro. A rivelare qual è il suo modo di giudicare è il riferimento alle “menzogne metafisiche e religiose”. E’ l’ultimo laicista “furioso” dopo la morte di Giulio Giorello e Carlo Augusto Viano, due filosofi che, pur nel loro ateismo esasperato e fideistico, non giunsero mai, nel loro estremismo anticlericale, ad affermazioni così esasperate. Forse Odifreddi ritiene di essere un Russell redivivo, ma le differenze sono evidenti. Il fideismo ateistico è una forma di dogmatismo al contrario. Il definire menzogne la metafisica e le religioni rivela una posizione incompatibile con la laicità, non foss’altro perché la laicità è rispetto per ogni idea e ogni fede. Ripeto per l’ennesima volta la distinzione di Norberto Bobbio tra laicità e laicismo. Bobbio riteneva che quest’ultimo (che diventa spesso intolleranza antireligiosa) fosse incompatibile con la laicità. Mi sorge un dubbio: e se ci fosse qualcuno che ritenesse delle fake news i pensieri trancianti di Odifreddi? Cosa succederebbe? Dove finirebbe la libertà? Io continuo a fidarmi della capacità di discernimento delle persone, rifiutando autorità deputate a vietare la libera manifestazione del proprio pensiero. Fra il giacobinismo anticristiano di Odifreddi e il clericalismo intollerante non c’è una sostanziale differenza al di là delle apparenze.