(Diego Fusaro da Radio Radio) – A conferma del fatto che ci troviamo in una vera e propria religione medico-scientifica, si consideri l’ultima trovata mediatica. Alludo ai pentimenti, se così vogliamo appellarli, in punto di morte da parte dei non benedetti dal siero.
“Ah, se solo mi fossi fatto benedire per tempo… Ah se solo mi fossi convertito alla sacra scienza per tempo”.
È una trovata vecchia di secoli, solitamente applicata alla religione della trascendenza. Nel tempo della religione terapeutica, la si utilizza disinvoltamente in un nuovo ambito di applicazione.
Mi siano concesse alcune previsioni non particolarmente difficili di ciò che sarà, a margine di queste considerazioni sulla nuova religione terapeutica. Anzitutto, avremo a mio giudizio entro ottobre, un nuovo confinamento domiciliare coatto, con tanto di colpa scaricata generosamente sulle spalle dei non benedetti dal siero. Tutti saranno stati benedetti con forme più o meno coattive, come invoca Draghi, avremo allora un nuovo scenario. Quando tutti saranno stati benedetti, vuoi per la tessera verde o per l’obbligo invocato dall’euroinomane Mario Draghi, si dirà che è colpa delle nuove varianti.
Il nemico persiste e prospera nonostante la benedizione totale delle benedizioni. Israele, uno degli Stati più benedetti al mondo, non continua ad essere in emergenza nonostante sia alla terza dose? Quella che stiamo vivendo non è un’emergenza passeggera ma una nuova normalità fondata all’emergenza perpetua. Il nuovo capitalismo terapeutico, o leviatano tecnico-sanitario, si fonda su questo dispositivo governamentale. Si tratta di una razionalità politica che nella forma di un golpe globale, impiega l’emergenza e l’annesso pericolo di pedere la vita come fondamento dell’economia e della politica. I suoi capisaldi restano il lockdown a yoyo, il distanziamento sociale, il controllo bio-politico totale sopra e sotto la pelle, l’annientamento dei ceti medi delle classi lavoratrici.
Il capitalismo terapeutico assumerà via via sembianze e prassi sempre più autoritarie e repressive, giustificando sempre di nuovo la propria inaudita violenza come volta a tutelare la salute pubblica dal nemico invisibile e dai dissidenti che non si piegano al nuovo potere.
Il presupposto del leviatano tecno-sanitario sta nel fatto che non esistono cittadini sani con diritti e doversi ma solo reali o potenziali in quanto malati asintomatici che debbono sottostare al nuovo potere repressivo nascosto dietro al lessico medico-scientifico.