(Riccardo Petroni di Il Dolomiti) – Generalmente si utilizzano i termini “Cristianesimo” e “Cattolicesimo” come sinonimi, ma così non è. Partiremo allora con l’approfondire cos’è il “Cristianesimo” e lo faremo “per punti” (l’avevamo già fatto relativamente alla figura di Gesù).
-Cosa significa “cristianesimo”?
Deriva dal greco “Χριστιανισμός” e significa “Messianesimo”.
E cos’è il “messianesimo”?
E’ quel movimento ebraico che, soprattutto nel I secolo d.C. (l’epoca in cui visse Gesù) , attendeva l’arrivo del “Messia Ebreo” che avrebbe portato con sé “l’Era Messianica”, dominata da pace, giustizia e prosperità.
– Cosa significa Cristo?
Deriva dal greco “Χριστός”, che a sua volta deriva dal termine ebraico “Māshīah”, ovvero “Messia”, che significa “Unto”, cioè “Regale”. In Israele infatti i Re venivano investiti del loro incarico con “l’unzione”, con il versamento dell’olio sulla testa del consacrando. Ce lo dice il Libro di Samuele (Bibbia Ebraica). Tra gli importanti Re che furono “unti” con l’olio si annoverano in particolare Saul, David e Salomone. Il “messianismo”, di conseguenza, è quel movimento anch’esso tutto ebraico, costituito dai primi seguaci di Gesù, chiamato “il Cristo”, in quanto ritenuto il “Messia ebraico” atteso. Non a caso i “messianisti”, ovvero i primi “ebrei-messianici”, furono proprio gli Apostoli, primi fra tutti Pietro.
-Quindi quando Gesù si chiama “il Cristo” si deve intendere il “Messia ebraico”?
Sì.
Ed erano tutti ebrei gli Apostoli?
Sì, erano tutti ebrei (ad esclusione di Luca), nati e morti ebrei. Esattamente come lo era Gesù.
-Non ho mai sentito dire che “cristianesimo” significa “messianesimo”, si può chiarire meglio?
Si, non l’hai mai sentito dire perché sul termine “cristianesimo” purtroppo è stata fatta una grandissima confusione. Confermo: il movimento dei seguaci dell’ebreo Gesù erano i “giudeo-messianici”, e così dovrebbero essere chiamati.
-Ma allora cos’è il “cristianesimo” nel significato che ci ha erroneamente trasmesso la Chiesa?“
E’ il “pagano-cristianesimo” o “cristianesimo-ellenista”, nato ad Antiochia, in Turchia ai confini della Siria, circa 15- 20 anni dopo la morte di Gesù, quindi ben lontano dalla Palestina. Ce lo dicono i Testi Sacri. “Pagano-cristianesimo” che non ha niente a che vedere con l’essenza del pensiero religioso ebraico di Gesù, di Yehoshua ben Yosef (Giosuè figlio di Giuseppe), Rabbino nella Palestina del I Secolo.
E chi l’ha fondato il “pagano-cristianesimo”?
L’ideologo del “pagano-cristianesimo”(o cristianesimo-ellenista) fu Paolo di Tarso (Tarso = città che si trova in Turchia). Paolo di Tarso che:
– non aveva mai incontrato Gesù nel suo percorso terreno.
– iniziò a fondare le sue comunità “motu proprio” senza incontrare gli Apostoli, nei primi tre anni della sua attività.
E lo fece:
– nel territorio dove era nato, abitato nella stragrande maggioranza da “pagani”, che conosceva molto bene, venendo da una famiglia di commercianti di tessuti che operava proprio in quella zona.
– dicendo che era stato incaricato di fondare quelle comunità direttamente da Gesù, sulla via di Damasco,
– “sconfessando” però proprio il credo esclusivamente ebraico di Gesù.
Perché “sconfessando” il credo di Gesù?
Perché Paolo fondò le “sue” comunità abbandonando definitivamente l’ebraismo, indiscussa religione di Gesù, per rivolgersi esclusivamente alla maggioranza di “pagani” presenti nei territori da lui “battuti”. Non a caso Paolo di Tarso è chiamato “L’Apostolo delle genti”. Posto però che Paolo non fu mai Apostolo, quindi è erroneo chiamarlo così, l’appellativo delle “genti” vuol dire dei “gentili”, e la parola “gentili” è il perfetto sinonimo di “pagani”, come ci ricorda anche l’Enciclopedia Treccani: “Appellativo derivato dal latino biblico gentes o gentiles, che designa tutte le genti non giudaiche partecipi dei costumi e della cultura greca (“l’ellenismo”) nel mondo romano, in opposizione al popolo israelita, dunque equivalente a pagani”.
-Ma chi erano i pagani con i quali Paolo ha fondato la “sua” nuova religione, il “pagano-cristianesimo”?
Per gli ebrei, quindi per Gesù, i “pagani” erano tutti gli “incirconcisi”, i “non ebrei”. Erano coloro che abitavano i “paghi”, cioè i piccoli centri. Il termine “pagano” era quindi un sinonimo dispregiativo di “campagnolo”, di “persona rozza” ed “ignorante”, in quanto – fra l’altro – i pagani erano “politeisti” (credevano a più dei), quindi “idolatri” e non “monoteisti” (credenti in un solo Dio), come gli ebrei. Il “paganesimo” veniva prevalentemente dalla Grecia (l’ellenismo). Fu “importato” da Roma ed era presente soprattutto nei villaggi e nelle campagne, giustappunto “i paghi”.
– Ma se così è, come mai è pervenuto a noi il “pagano-cristianesimo” di Paolo di Tarso e non il “giudeo-messianismo” degli Apostoli, che erano stati accanto a Gesù nel suo percorso terreno?
Nel 70 d.C. i romani, a seguito di cruente rivolte armate degli ebrei contro di loro ed il loro dominio sulla Palestina, rasero al suolo Gerusalemme e distrussero il loro Tempio, punto di riferimento dell’ebraismo, disperdendo ai quattro venti i “Capi” ebrei, che furono costretti a fuggire ed a chiudere definitivamente le loro scuole rabbiniche. Fu così che il movimento “giudaico-messianico” facente capo ai “veri” successori dei “veri” Apostoli fu annientato e con esso l’unica “voce” autentica su Gesù ed il suo messaggio originario, che lo ricordiamo ancora, era del tutto ebraico. Ecco che, di conseguenza, l’unica “voce” che rimase incontrastata ed incontrollata fu quella di Paolo in quelle terre lontane del “medioriente”, territori che Paolo, come abbiamo detto, conosceva a menadito e dove aveva importanti appoggi.
-E Paolo di Tarso ha mai usato il termine “Cristianesimo” nelle sue innumerevoli lettere?
No. E questo conferma, se fosse necessario, quanto abbiamo fin qui detto.
Quindi, in conclusione, Gesù non ha niente a che fare con la religione “pagano-cristiana” di Paolo di Tarso, quella che è arrivata fino a noi e trasmessaci dalla Chiesa?
Esattamente. Nonostante ciò è da tenere ugualmente in alta considerazione il fatto che è solo grazie a Paolo di Tarso ed alla sua “personalissima” operazione di “ellenizzazione” del messaggio di Gesù, che ancora oggi sappiamo della sua esistenza. Diversamente sarebbe scomparso nel nulla.