(Raffaello “Yazam” Villani di Daily Muslim) – Negli ultimi anni negli States, il sentimento a senso unico verso l’aiuto incondizionato per Israele sta subendo una brusca frenata.
Negli ultimi anni deputati e senatori hanno iniziato a dimostrare insofferenza verso quel’incondizionato aiuto agli israeliani, guidato spesso dalle lobby sioniste che hanno in mano le politiche del Paese, ma con i recenti sviluppi economici dei paesi arabi del Golfo, che hanno preso una grande fetta della torta politico-economica degli Stati Uniti e stanno avendo sempre più influenza sulla elite americana, la crescita di alcuni Paesi nordafricani e asiatici di religione musulmana a livello planetario, e l’informazione che circola sempre più, molti americani iniziano a spingere verso questa direzione.
L’impunità che gli israeliani continuano a esporre in maniera esagerata ha mosso le prime accuse contro il colonialismo sionista da parte di tante associazioni mondiali per i diritti umani e questo inizia a creare opinione che spinge verso l’opposta direzione che sino a d ora gli Stati Uniti avevano avuto nei confronti di Israele.
Quest’ultima aggressione ha dato un gran colpo alla credibilità sionista che è in contino calo, come dimostrano gli ultimi sondaggi e avvenimenti o prese di posizione della società stelle e strisce.
L’associazione degli insegnanti di Seattle, la SEA (Seattle Education Association) ha espresso un comunicato con una NBI(New Business Item) quale ritiene di doversi allineare al popolo palestinese per le ingiustizie subite come fatto per il BLM.
Nella comunicazione si spiega che l governo dovrebbe fare di più per il popolo palestinese e ridurre gli aiuti a Israele e non avere rapporti strategici che possano influenzare sia il vivere in Palestina a favore degli occupanti e sia ciò che accade negli Stati Uniti, ricordando proprio i fatti che scatenarono la rivolta della genti di colore, avvenuta per uso improprio della forza da parte della polizia, addestrata a questo comportamento da funzionari israeliani i quali giornalmente compiono questi atti violenti sui palestinesi.
Posizione che riflette le tante perse di posizioni da ogni parte degli Stati Uniti in questi ultime settimane.
In più sondaggi compiuti tra la popolazione di entrambi gli schieramenti politici, dimostrano che la maggior parte degli americani(57%) vuole uno stato di Palestina, quasi la totalità dell’elettorato vuole un ridimensionamento se no proprio un allontanamento da parte degli US negli affari con Israele, un altro 56% ritiene che Biden non sia stato abbastanza deciso nel prendere decisioni per il cessate il fuoco dell’ultima aggressione israeliana.
I democratici sono quelli chiedono anche minor sostengo a Israele e sostengano invece o quanto meno, facciano di più per i Palestinesi .
Sondaggi effettuati dalla Associated Press NORC Center for Public Affair Research.