Roma (Cristina Gauri di Il Primato Nazionale) – Lo sdegno, il grido di dolore dell’Associazione nazionale vittime delle marocchinate è rimasto completamente inascoltato: senza curarsi minimamente delle lamentele espresse dal presidente Emiliano Ciotti nei giorni scorsi, stamattina Bergoglio ha celebrato la messa dei Defunti al cimitero militare francese.
Lo ha fatto sulle tombe, cioè, di quei goumier marocchini del Corpo di spedizione francese in Italia che fino all’ottobre del ’44 stuprarono, torturano e ammazzarono decine di migliaia di donne (ma non solo) soprattutto nel Centro Italia. Le marocchinate, una tragedia nazionale a lungo taciuta e che — come se non bastasse — tutt’oggi subisce numerosi tentativi di minimizzazione da parte della sinistra. Come, del resto, avviene regolarmente per le Foibe. Oggi è arrivato l’ennesimo sfregio, stavolta per mano del Vaticano.
Bergoglio dice messa per chi compì le marocchinate
“Ci sentiamo offesi da una messa in ricordo dei carnefici di 60mila stupri e omicidi che hanno colpito il nostro Paese, e non solo. La cosa che mi lascia più perplesso è che i soldati delle truppe coloniali marocchine, che agirono sotto l’impulso dell’odio francese, erano quasi tutti di religione islamica», denunciava alcuni giorni fa l’associazione. A nulla è valso l’appello lanciato al Pontefice: «Invitiamo il Papa a commemorare le vittime, il più piccolo appena 3 anni e il più anziano di 86, e non i carnefici”.
L’associazione vittime: “Siamo amareggiati”
Nessuna menzione delle vittime dei soldati francesi in Italia: non sono martiri che interessano al Santo Padre. E sì che all’entrata l’incisione Cimitière Militaire Français” – Campagne d’Italie 1943 – 1944 si vede benissimo. Perché di quei 1.888 soldati francesi sepolti nel cimitero, la maggior parte è di origine tutt’altro che francese: sono goumier. Quindi, o Bergoglio non conosce le marocchinate e il loro contesto, oppure non se ne cura.