(Monsignor Carlo Maria Viganò da Secondo Piano News) – Le interferenze del Deepstate sulla vita della Chiesa Cattolica furono molteplici. Non possiamo dimenticare le email di John Podesta a Hillary Clinton dalle quali si evince l’intenzione di estromettere Benedetto XVI dal papato e di iniziare così una “nuova primavera della chiesa progressista e globalista”, poi realizzatasi con le dimissioni di Benedetto e l’elezione dell’Argentino. Né possiamo tralasciare le interferenze di enti e istituzioni tutt’altro che vicine alla religione (cattolica, ndr), quali ad esempio il B’nai B’rith (una loggia ebraica d’ispirazione sionista nata nel 1843, ndr), nel dettare la linea di rinnovamento della Chiesa dopo il Vaticano II, e massimamente sotto questo pontificato. Infine vanno ricordati da un lato gli sdegnati rifiuti di udienza a personalità politiche e istituzionale di orientamento conservatore, e dall’altro gli appassionati incontri sorridenti con esponenti della sinistra e del progressismo, assieme alle espressioni di entusiastica soddisfazione in occasione della loro elezione.
Molti di costoro devono il proprio successo all’aver frequentato università rette dalla ‘Compagnia di Gesù’, o ambienti del cattolicesimo che in Italia si potrebbe definire Dossettiano, dove la rete di relazioni sociali e politiche costituisce una sorta di massoneria progressista e assicura folgoranti carriere ai cosiddetti cattolici adulti, ossia a coloro che si fregiano del nome “cristiano”, senza comportarsi nel servizio della cosa pubblica, coerentemente con la fede e la morale: Joe Biden, Nancy Pelosi, Prodi, Monti, Conte e Draghi, per citare solo loro.
Come si vede, la cooperazione tra deepstate e deepchurch è di vecchia data e ha ormai sortito il risultato auspicato dai suoi fautori, con gravissimo danno dello Stato e della religione. La chiusura delle chiese a inizio del 2020, ancor prima che le autorità civili imponessero il lockdown; la proibizione della celebrazioni delle messe e dai sacramenti durante l’emergenza pandemica; la grottesca kermesse del 27 Marzo in Piazza San Pietro; l’insistenza sui vaccini e la loro promozione come moralmente leciti nonostante siano prodotto con linee cellulari provenienti da feti abortiti; le dichiarazioni di Bergoglio, secondo cui il siero genico rappresenterebbe un dovere morale per ogni cristiano; l’introduzione del passaporto sanitario in Vaticano e, più recentemente nelle scuole cattoliche e in alcuni seminari, vedi quello di Milano. E’ un’assoluta vergogna per l’attuale vescovo (di Roma, il papa, ndr).
La proibizione alla Santa Sede e ai Vescovi di pronunciarsi contro l’obbligo vaccinale prontamente fatta propria da alcune conferenze episcopali sono tutti elementi che dimostrano la subalternità della deepchurch agli ordini del deepstate. E l’organicità della chiesa bergogliana al piano globalista. Se a questo si unisce il culto idolatrico della Pachamama sotto le volte di San Pietro, l’insistenza sull’ecumenismo realista , sul pacifismo sul pauperismo, la morale della situazione, la sostanziale legittimazione dell’adulterio e del concubinato di Amoris Laetitia, la dichiarazione di liceità della pena di morte, l’endorsement a politici di sinistra, leader rivoluzionari e convinti abortisti; le parole di comprensione per le istanze Lgbt, per gli omosessuali e transessuali; i silenzi sulla legittimazione delle unioni omosessuali e quelle ancor più sconcertanti sulla benedizione delle coppie sodomitiche da parte di vescovi e sacerdoti tedeschi; la proibizione della messa tridentina con l’abolizione del motu proprio “Summorum Pontificum“ di Benedetto XVI.
Ci rendiamo conto che Jorge Mario Bergoglio sta svolgendo l’incarico affidatogli dall’èlite globalista che lo vede liquidatore della Chiesa Cattolica e fondatore di una setta filantropica ed ecumenica di ispirazione massonica che dovrebbe costruire la religione universale a sostegno del Nuovo Ordine Mondiale. Che questa azione sia compiuta con piena consapevolezza, per pavidità o sotto ricatto, nulla toglia alla gravità di quanto avviene; vi è la responsabilità morale di chi se ne fa promotore.
La matrice Luciferina del Nuovo Ordine Mondiale
A questo punto occorre chiarire cosa si intende per Nuovo Ordine Mondiale, o meglio, cosa intendono i suoi artefici, a prescindere da quanto affermano pubblicamente, poiché da un lato è vero che vi è un progetto che lo ha concepito e che è incaricato di eseguirlo, ma dall’altra è vero che i principi ispiratori di quel progetto non sempre sono confessabili, o quanto meno non possono essere ammessi ore rotundo, apertamente, in stretta relazione di quanto accade oggi, dal momento che questa ammissione susciterebbe opposizione anche nei più pacifici e moderati.
Una cosa è infatti imporre il Green pass con la scusa della Pandemia, un’altra è riconoscere che lo scopo del passaporto sanitario e abituarci ad essere tracciati, un’altra è dire che questo controllo totale è il Marchio della Bestia di cui parla il libro dell’Apocalisse. Mi perdonerà chi mi ascolta se per argomentare le mie affermazioni dovrò ricorrere a citazioni di tali gravità e malvagità da suscitare sconcerto e orrore. E’ necessario per capire quali siano gli intenti degli artefici di questo complotto e quale la battaglia epocale che essi muovono a Cristo e alla sua Chiesa.
Le radici esoteriche e massoniche alla base delle Nazioni Unite
Per comprendere le radici esoteriche del pensiero che sta alla base delle Nazioni Unite già vagheggiate da Giuseppe Mazzini non possiamo non considerare personaggi come Albert Pike, Eliphas Levi, Helena Blavatsky, Alice Annabelle o altri adepi delle sette luciferine. I loro scritti pubblicati si dalla fine dell’800 sono ampiamente rivelatori. Albert Pike, amico di Mazzini e come lui massone, in un discorso del 1889 tenuto in Francia agli alti gradi della massoneria e poi ripreso il 19 gennaio del 1935 dalla rivista inglese ‘Freemasonry’, Albert Pike affermò: “Ciò che dobbiamo dire alle folle è che noi adoriamo un dio, ma è il dio che si adora senza superstizione. La religione massonica dovrebbe essere mantenuta da tutti noi iniziati degli alti gradi, mantenuta nella purezza della dottrina luciferina. Se Lucifero non fosse dio, Adonai, il Dio dei Cristiani, le cui azioni provano la sua crudeltà, perfidia, odio per l’uomo, barbarie e repulsioni per la scienza, lo avrebbe calunniato con i suoi preti”. La citazione continua: “Sì, Lucifero è dio, e sfortunatamente anche Adonai è Dio. Per la legge eterna, per cui non vi è luce senza ombra, bellezza senza bruttezza, bianco senza nero; l’Assoluto può esistere solo con due divinità. Essendo l’oscurità necessaria alla luce per servirle da contrasto, come il piedistallo è necessario alla statua, ed il freno alla locomotiva, la dottrina del satanismo è una eresia e la vera e pura religione filosofica è la fede in Lucifero: l’eguale di Adonai, ma Lucifero dio di luce e dio del bene sta lottando per l’umanità contro Adonai, il dio delle tenebre e demonio”.
Questa professione di fede della divinità di Satana non è solo un’ammissione di chi sia il vero grande architetto che adora la massoneria, ma un blasfemo progetto politico che passa attraverso l’ecumenismo conciliare di cui è prima teorizzatrice della massoneria. Cito ancora da Albert Pike: “Il cristiano, l’ebreo, il musulmano, il buddista, il seguace di Confucio e di Zoroastro possono unirsi come fratelli e accomunarsi nella preghiera al solo dio che è sopra a tutti gli altri dei”.
E chi sia il dio al di sopra di tutti gli altri?. E’ stato spiegato bene nella citazione precedente di Pike (Lucifero).
Ancora Pike: “Noi scateneremo i nichilisti e gli atei e provocheremo un cataclisma sociale formidabile che mostrerà chiaramente in tutto il suo orrore alle nazioni l’effetto dell’ateismo assoluto, origine della barbarie e della sovversione sanguinaria. A loro dunque i cittadini obbligati a difendersi contro una minoranza mondiale, di rivoluzionari, riceveranno la vera luce attraverso la manifestazione universale della pura dottrina di Lucifero, rivelata finalmente alla vista del pubblico, manifestazione alla quale seguirà la distruzione della cristianità e dell’ateismo conquistati e schiacciati allo stesso tempo”.
Non sfuggirà che la grande eresia della ‘separatività’ suona curiosamente in assonanza con l’ecumenismo condannato da Pio XI nell’enciclica ‘Mortalium ànimos’ fatto proprio dal decreto conciliare ‘Dignitatis Humanae’ e confluito recentemente nella dottrina della “inclusività” (quante volte recentemente abbiamo sentito usare questa parola che prima ci era sconosciuta?). Inclusivo! Inclusività formulata da chi ha consentito che venisse reso culto idolatrico alla Pachamama e San Pietro.
Ed è chiaro che con “separatività” si vuole designare in chiave negativa la doverosa separazione del Bene dal Male, del Vero dal Falso, del Giusto dall’Ingiusto, che costituisce il criterio di giudizio morale del comportamento umano. Adesso si oppone “l’inclusività”, ossia il lasciarsi deliberatamente contaminare dal Male per adulterare il Bene, l’equiparare il Vero e il Falso, per corrompere il primo e dare legittimità al secondo […].