(Padre Marcelo Bravo di Aleteia) – In questo anno 2021, Papa Francesco ha promulgato due Motu Proprio della massima importanza pastorale. Con la lettera Spiritus Domini, il Pontefice modificò il Codice di Diritto Canonico per rendere possibile alle donne l’accesso al ministero dell’Accolitato e del Lettorato. Con Antiquum Ministerium istituì il ministero del catechista. Papa Francesco ha voluto in questo modo riconoscere il servizio pieno di carità e di abnegazione che hanno portato avanti tanti fedeli laici uomini e donne, rendendo presente Cristo, con la sua Parola e con l’Eucaristia, nelle nostre parrocchie e nelle periferie esistenti delle nostre città. Papa Francesco si rivolge a loro con queste parole di gratitudine e riconoscenza: “Fin dai suoi inizi la comunità cristiana ha sperimentato una diffusa forma di ministerialità che si è resa concreta nel servizio di uomini e donne i quali, obbedienti all’azione dello Spirito Santo, hanno dedicato la loro vita per l’edificazione della Chiesa” (Antiquum ministerium, 2).
Nella mia missione come Docente e come Direttore presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, ho potuto apprezzare la dedizione e l’impegno di tanti catechisti desiderosi di approfondire la propria fede. Sono tanti laici impegnati nei vari ambiti della pastorale: nella formazione dottrinale e liturgica di bambini, giovani e adulti, nella preparazione e nell’accompagnamento delle coppie di fidanzati e dopo il matrimonio, nel servizio della carità, senza dimenticare ovviamente gli insegnanti di religione cattolica.
Molti catechisti hanno intrapreso gli studi di Scienze Religiose perché si sono accorti del bisogno di avere gli strumenti formativi e accademici adeguati per svolgere il proprio compito. Essi sono consapevoli che, benché sia vero che questo mondo ha più bisogno di testimoni che di maestri – come affermava san Gioaro vanni Paolo II –, è pure vero che le sfide attuali richiedono una preparazione accademica che permetta ai catechisti del Terzo millennio di intraprendere un dialogo tra fede e ragione e di leggere i segni dei tempi – di questi tempi postmoderni, in particolare – in piena fedeltà al deposito perenne della rivelazione, ma senza rigidità né compromessi. Fino a non poco fa, il catechista era un fedele impegnato che dedicava parte del suo tempo a trasmettere ciò che a sua volta aveva ricevuto (cf. 1Co 11,23). Con la sua testimonianza di vita, di carità e di tenerezza evangelica, dava credibilità a ciò che insegnava. Oggi, nel contesto della società postcontemporanea, i fedeli aspettano dai loro catechisti delle risposte concrete, attuali, che siano in grado di illuminare questo mondo bisognoso di speranza con il fuoco del Vangelo. Ciò è possibile se all’entusiasmo e ardore di carità si aggiunge una formazione approfondita e di eccellenza.
Gli Istituti Superiori di Scienze Religiose (ISSR) sono nati nella Chiesa proprio per dare risposta a questo bisogno di formazione. Nell’Istruzione vaticana che regola il funzionamento di questi Istituti, del 2008, si legge che “con il Concilio Ecumenico Vaticano II si è intensificato tra i fedeli – laici e religiosi – un vivo interesse per lo studio della Teologia e di altre scienze sacre, per arricchire con esse la propria vita cristiana, essere capaci di dare ragione della propria fede (cf. 1 Pt 3, 15), esercitare fruttuosamente l’apostolato loro proprio e poter collaborare con i ministri sacri nella loro specifica missione”. L’istituzione del ministero del catechista è un’eccellente opportunità per riproporre questo percorso di studi, creato appositamente per i laici. Esso è strutturato secondo il classico schema di due cicli, uno di base, laurea o baccalaureato, e un altro di specializzazione, laurea magistrale o licenza.
All’ISSR Regina Apostolorum offriamo un Baccalaureato di Scienze Religiose in tre anni. Esso propone i grandi temi della teologia, partendo dai presupposti biblici e filosofici, in modo da fornire una visione di insieme coerente e approfondita. Questo programma però resterebbe incompleto se non scendesse nel concreto del vissuto quotidiano; per questo motivo nel nostro Percorso ci sono dei Corsi di Psicologia Generale, di Pastorale e Catechetica e temi relativi alla Morale, Bioetica e Dottrina Sociale della Chiesa.
Per quanto riguarda la Laurea Magistrale, oltre alla specializzazione “pedagogico-didattica”, per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole, offriamo un Percorso di specializzazione dal titolo “Formatori nella Fede” indirizzato appunto a chi dedicherà i suoi sforzi alla trasmissione del patrimonio di fede e di cultura cristiano alle giovani generazioni.
Questo Percorso specialistico propone approfondimenti teologici e filosofici, di dialogo interreligioso, di rapporto tra fede e scienza, di accompagnamento e direzione spirituale.
Consapevoli del fatto che molti laici catechisti lavorano, il Regina Apostolorum ha predisposto le lezioni nei pomeriggi di giovedì e venerdì e la mattina del sabato. Inoltre, a causa dello stato di emergenza creato dalla pandemia, ha investito nelle strutture tecniche e informatiche per venire incontro agli studenti impossibilitati di frequentare in presenza, senza venir meno alla qualità e all’attenzione personale che ci ha contraddistinto.
Una delle finalità formative del nostro Istituto è “la preparazione di figure professionali cristiane inserite nelle dinamiche culturali e operativi della società contemporanea”. Il catechista esercita un ministero al servizio, non solo della Chiesa, ma in beneficio di tutta la società. L’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum apre le sue porte affinché i nostri catechisti possano adempiere la loro missione con coraggio, con intelligenza e con autentica carità.